Profumo

Sono una sommelière. Almeno sulla carta.
Non voglio spacciarmi per una morigerata, il vino mi piace.
Se è buono, lo bevo con piacere.
Se è davvero buono, lo bevo con molto piacere.
Ad affascinarmi del vino, quasi quanto il sapore, sono i suoi profumi,  tutti quei sentori che si sprigionano dal calice e ti colpiscono le cellule olfattive richiamando immediatamente alla memoria ricordi di frutti, fiori, legni, spezie, minerali… Un’esplosione di sensazioni che non fanno che esaltare il sapore del vino e accrescerne la bontà.

Sono una fotografa. Amatoriale, ma pur sempre fotografa.
Amo cristallizzare le immagini che mi colpiscono per non perderle, per plasmare quanto mi circonda e adattarlo alla mia visione delle cose, per soddisfare la necessità ormai sempre più incontenibile di esprimermi lì dove le parole non arrivano.

Pur riconoscendo al mezzo fotografico la capacità di “interpretarmi”, spesso mi sono trovata a riflettere sul fatto che la fotografia una pecca ce l’ha. Non può riprodurre i profumi. Certo, l’immagine può evocare il ricordo di un profumo, ma si tratta di un momento effimero. La persistenza olfattiva di questo ricordo digitale è strettamente legata alla velocità con cui il nostro dito clicca sul tasto Avanti per saltare all’immagine successiva.

In questo fine settimana modicano il limite della fotografia – questo suo poter catturare solo la luce – è stato più che mai evidente e per me fonte di indicibile frustrazione. Nessuna foto, infatti, potrà mai evocare con dovizia di particolari la baraonda di profumi che aleggiavano nelle vie di questa cittadina. La dolcezza pastosa del gelsomino; l’aroma acre della polvere sollevata dal vento; la morbidezza avvolgente della ricotta; la traccia dei gatti di strada; i fritti; la mineralità della roccia su cui sono abbarbicate le case di Modica; l’incenso delle sue chiese; la fragranza del caffè; un vago sentore di mare rimasto intrecciato all’aria che arriva dalle campagne; l’arroganza del cioccolato, così consapevole della sua fama…

Una foto che non possa raccontare anche queste sensazioni è come un vino senza profumo: sa di poco.
Ma per quanto io mi possa sforzare, questa volta sono davvero impotente. Vi dovrete accontentare delle foto così come sono.

Oppure dovete andare a Modica anche voi, che forse è meglio!

7 risposte a “Profumo”

  1. Manca il profumo a queste foto, ma direi che è del tutto ininfluente. Sono immagini bellissime, dove i neri si bilanciano perfettamente con i bianchi, dove lo sguardo si perde tra i mille particolari che ritrai, dove la nitidezza di ciò che rappresenti mette in mostra anche i dettagli più nascosti. Manca il profumo, ma in questo caso forse sarebbe solo un elemento di disturbo. Complimenti.

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  2. ma che belle foto veramente!! complimenti sinceri…anche io adoro il vino solo ora che mi trovo in gravidanza non bevo nulla…
    sono Silvia stavo leggendo anche altri tuoi articoli che trovo interessanti mi iscrivo al tuo blog se vuoi puoi fare lo stesso con il mio ti posto il link così possiamo condividere altri argomenti;)
    https://ilsalottodisilvia.wordpress.com
    grazie mille un abbraccio Silvia

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    • Buongiorno Silvia,

      grazie d’avermi contattata! Mi farà davvero piacere condividere i miei pensieri e le mie foto anche con te.
      Diciamo che la gravidanza è un’assenza giustificata dal piacere del vino… Di quanti mesi sei? È il primo bimbo? O bimba?
      Auguri di cuore e a presto!

      Barbara

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